Immersione Secca del Cono - Alghero


Home immersioni sub Alghero
Home immersioni sub Alghero

La denominazione è strettamente personale e deriva ovviamente dalla sua forma, è situata a sud-est di Capo Caccia (Alghero). Essa fa parte di un complesso di scogli e scarpate, "la Pettata (vedi per introduzione)" particolarmente ricchi di vita grazie alla particolare esposizione alle correnti che fluiscono (in situazione di tempo buono) il mattino dall'interno della baia di Porto Conte verso il largo e la sera viceversa e che raggiungono in particolari condizioni velocità veramente sensibili. Partecipano al particolare ecosistema anche l'esposizione, il tipo di fondo circostante, la temperatura dell'acqua, i nutrienti.La posizione sulla carta nautica è questa:

Classificherei il tipo d'immersione come impegnativa, vuoi per la discreta profondità, per la visibilità e la corrente, solitamente può essere fatta sia ancorando la barca a pochi metri dalla parete che, se si conosce bene il posto, direttamente a picco sul sito.


Per avere un idea dei luoghi ecco uno schizzo fuori scala:

 

Per la descrizione ho scelto la prima soluzione, più semplice per tutti. raggiunto il Capo (meglio se di mattina) si deve individuare sulla parete una piccola icona della Madonnina dei pescatori (proprio sotto c'è l'omonima grotta), proseguire tenendo la parete sulla destra per circa 50 m e dare ancora a 20 m dalla parete.Solito controllo, tra i compagni delle attrezzature,(indispensabile mono da 15 o +, bussola e torcia)e poi giù, il fondo è a -18/20 ma è meglio dedicare la visita al posto più tardi. Si prende per 165° e si prosegue abbastanza rapidi passando per un canale disseminato di vecchie munizioni (-24), ogni tanto guardate nel blu: spesso incrociano grossi dentici ed a volte anche i tonni.Si raggiunge quindi una zona di Posidonia piuttosto rada fino circa a -32, poi inizia il coralligeno grigiastro dove spesso si trova l'alicia, il tritone, la pennatula, con qualche piccola roccia dove spuntano i primi accenni di paramuricee (-34), da qui solitamente si intravede la sagoma del "cono".Si staglia leggermente più scura del blu intenso ed ha la forma di cono che finisce a punta, la base è quasi circolare poggia tra i -36 e -43 ed è rivestita per una certa altezza da grossi rami di gorgonie rosse (paramuricee) di un intensissimo colore rosso-violetto. Consiglio di ispezionare il luogo risalendo a spirale verso la cima a -32.Ci si trova di tutto: spugne a candelabro, ricci diadema e melone, corallo, antedon, alcionari, aragoste, corvine, saraghi, pesce di passo, pagelli e tanute, uova di gattuccio e tanti altri organismi secondo la stagione, le correnti ecc.Ma a queste profondità la riserva d'aria cala rapidamente quindi è meglio tornare, risalendo leggermente fino a -28 per prendere la rotta reciproca di 345°, dopo qualche minuto di pinneggiata si raggiunge il canalone delle munizioni dove, verificata la pressione delle bombole ed il tempo residuo in curva, ci si può dedicare ad un'accurata esplorazione del luogo, risalendo pian piano fino a visitare il gruppo di rocce dove si è ancorato.Anche qui le sorprese non mancheranno, nuvole di saraghi, qualche diffidente cernia, castagnole e antias, i controluce validi si sprecano ed i colori sono bellissimi, ogni centimetro di roccia è conteso da tante forme di vita.Il tempo è scaduto, si raggiunge la cima dell'ancora e si va su, sosta a -4,5 e poi in barca a commentare quello che si è visto:

 

Un Luogo Bellissimo!!