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Pesci velenosi


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Il cappone

Il Cappone è un pesce caratterizzato  da una testa visibilmente molto grande di colore fra il rossiccio e il bruno, i fianchi sono di colore rosa, il ventre bianco e  le pinne pettorali sono blu scuro. Lo si trova fino a una profondità di 200m, prediligendo fondali sabbiosi. Solitamente si ciba di crostacei. E' un pesce molto ricercato per le sue carni tenere e bianche. Viene eseguita una pesca con reti a strascico, palamito o lenza.

Le sue punture, specie delle pinne opercolari, sono pericolose essendo queste collegate a ghiandole velenifere.


Lo scorfano

Lo Scorfano. E' diffuso in varie parti del mondo e nel Mar Mediterraneo. Predilige i fondali rocciosi e la sua diffusione batimetrica giunge fino a 200m. E' rossiccio con una testa massiccia, spinosa e ricoperta di appendici cutanee. Possiede una macchia nera sul centro della sua pinna dorsale e raggiunge  i 50 cm di lunghezza. Trascorre molto tempo in stato di immobilità per meglio catturare le prede che gli passano vicine. Le sue carni sono apprezzate sopratutto per zuppe di pesce e lo si cattura Il veleno è prodotto da tessuto ghiandolare disposto longitudinalmente all'interno delle spine stesse, lungo i due canalicoli gia descritti. Essendo le spine velenose ricoperte da tegumento, quando penetrano all'interno del corpo di una ipotetica vittima, esso viene compresso; è tale pressione che provoca il rilascio delle tossine velenifere.


La tracina

La Tracina è un pesce che abita numerose  acque : dal Mediterraneo  al Mar Nero, dall’Atlantico alle acque  cilene e predilige fondali di oltre  30 metri di profondità , sabbiosi o fangosi.

Appartiene alla famiglia delle Trachinidae e viene chiamata anche Pesce Ragno: è provvista di circa 7 spine dorsali , poggiate su una base spugnosa che produce veleno, la dracotossina, che vengono  erette al momento della difesa o dell’attacco.  Le punture sono molto dolorose  e è necessario tentare di far fuoriuscire il veleno o eventuali frammenti aculei dalla zona interessata. Ad ogni modo occorre rivolgersi al più pesto ad un medico che somministrerà una terapia a base di analgesici, antinfiammatori, cortisonici topici e la profilassi antitetanica. Foto: http://www.web.forumacvarist.ro

 


Pesce prete

Il pesce Prete appartiene al philum dei Cordati, al subphilum dei Vertebrati, alla classe degli Osteitti all’ordine degli Uranoscopidi.

Nel complesso troveremo per i pesci  che ci interesseranno due immense classi:

– pesci Condroitti

– pesci Osteitti

Alla classe dei pesci Osteitti appartengono tutti i pesci che possiedono uno scheletro osseo, una sola apertura branchiale per ciascun lato protetta da un opercolo e quasi sempre una coda con i due lati uguali. Gli Uranoscopidi sono pesci bentonici con capo robusto e corazzato con bocca rivolta verso l’alto. Alcune spine sono velenifere ed alcune specie scaricano una pur debole corrente elettrica.Il pesce prete vive normalmente insabbiato per tendere agguati agli incauti organismi che gli si avvicinano. Fonte: http://www.biologiamarina.org