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Le Grotte di Nettuno, o le Coves de Neptù come vengono chiamate ad Alghero secondo la tradizione catalana, prendono il nome dal dio Nettuno, la divinità marina dell'antica civiltà romana. La grotta è sempre stata una attrazione turistica fin dalla sua scoperta, avvenuta casualmente da un pescatore nel XVIII sec.
E' situata proprio nel versante nord- ovest del promontorio di Capo Caccia per cui l'ingresso risulta possibile solo se le condizioni marine lo consentono. Si possono quindi percorrere gli scalini, detti Escala de Cabirol, dopo aver raggiunto il piazzale di Capo Caccia, o tramite imbarcazioni di compagnie private che, partendo dal porto di Alghero, eseguono le visite guidate. Il servizio di visite guidate è aperto tutto l'anno, anche se durante l'inverno si tende evitare proprio per le condizioni meteorologiche che spesso fanno desistere. Ogni informazione verrà fornita Ufficio Informazioni Turistiche Alghero.
La sua lunghezza supera 3 chilometri e mezzo ma la visita si sviluppa nel primo chilometro: il suo ingresso è coperto di concrezioni di colore verde e conduce verso un lago, profondo 9 m, largo 25 m e lungo 100 m, detto Lago La Marmora, alimentato dal mare e reso spettacolare dalla presenza di stalattiti e stalagmiti; una di queste si eleva al centro del lago e, per via di alcuni contenitori situati nella parte alta, viene detta Acquasantiera.
Si procede e si scorgono diversi spazi chiamati "Sale": la Sala delle Rovine così detta per le deturpazioni subite nel secolo della sua scoperta da visitatori poco rispettosi; la Sala della Reggia, con stalattiti che raggiungono i 18 m, porta a una spiaggia dalla sabbia molto chiara, chiamata Spiaggia dei Ciottolini perchè ricoperta da tante piccole pietre in passato che attualmente sono scomparse. Da qui si raggiunge la Sala Smith, (nome di un capitano inglese che fu uno dei primi visitatori) detta anche Sala dell'Organo per via della colonna posizionata al centro e che fa pensare a un organo per la sua conformazione; la Sala delle Trine e dei Merletti per i disegni delle varie concrezioni presenti. Al di sopra della Sala della Reggia e del Lago si trova una balconata chiamata Tribuna della Musica : il tutto costituisce uno scenario spettacolare. Infatti le Grotte di Nettuno costituiscono un bene inestimabile di notevole bellezza.
C'è una zona che però non è accessibile ai visitatori, situata nella parte destra della Grotta, ma che è stata esplorata da vari speleologi: il Lago dei Funghi, la Galleria del Metrò e il lago Semilunare della lunghezza di 70 m e profondo oltre 50 m. vedi anche Via Ferrata del Cabirol
Costi biglietto di solo ingresso alle grotte di Nettuno (da aggiungere il prezzo del battello)
Linea Grotte "Navisarda" - Ticket office
c/o Porto di Alghero // Tel. +39 079 950603 | +39 320 7412400
Costi biglietto battello "Navisarda" (*)
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Linea Grotte Imbarcazione "Attilio Regolo" (*)
c/o porto di Alghero // cell. +39 368 3536824
Costi biglietto battello "Attilio Regolo"
(*) il costo del biglietto non include l'ingresso alle Grotte.
Nella foto qua in basso Escala del Cabirol
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Come arrivare alle Grotte di Nettuno:
Seguendo la litoranea che da Alghero passa per Fertilia e proseguendo lungo la SP 127/bis che, con vista sulla baia di Porto Conte, percorre tutta la fascia costiera del lungo promontorio, si arriva, dopo circa 24 km, allo sperone roccioso di Capo Caccia.
Al promontorio si può arrivare anche con una escursione a piedi di circa 3 ore partendo dal nucleo abitato di Tramariglio.
Il Promontorio di Capo Caccia è Alto 168 m si innalza verso sud, chiudendo a ovest la profonda insenatura di Porto Conte. Di sicuro una delle aree più interessanti della Sardegna dal punto di vista naturalistico, per la sua flora, per la sua fauna e perché ospita nel distretto sottomarino un gran numero di grotte sommerse di notevole interesse. Il nome del promontorio deriva probabilmente dalle abbondanti battute venatorie permesse dal gran numero di piccioni selvatici che lo abitavano.
La geologia complessa e tracce di una presenza umana risalente a oltre dodicimila anni fa contribuiscono al fascino del luogo.
Scalinata Grotte di Nettuno:
Sotto lo sperone di Capo Caccia si trova la Grotta di Nettuno. La si raggiunge a piedi dalla sommità dello stesso promontorio scendendo lungo l'Escala del Cabirol (scala del capriolo), una scalinata panoramica di 656 gradini.
Alla Grotta di Nettuno si arriva anche via mare, in circa un'ora con un imbarcazione che parte da Alghero, o più vicino da Cala Dragunara, consentendo di osservare dal mare l’area marina protetta. Si costeggia infatti prima le scogliere di Capo Galera e di Punta Giglio, doppiando quindi la Punta del Capo Caccia. Si sbarca direttamente all'ingresso della grotta, posto alla base dell'altissima falesia proprio di fronte all'isola Foradada.
Il percorso all'interno della grotta è di circa 580 metri. La parte iniziale della grotta è occupata dal Lago La Marmora, dalle acque straordinariamente limpide.
Grotte di Nettuno Al centro del lago è presente una colonna stalagmitica alta un paio di metri, detta l'Acquasantiera perché sulla sommità sono presenti alcune vaschette in cui si raccoglie un pò di acqua dolce.
Tramite una breve discesa si arriva alla Sala delle Rovine, ornata di grandi stalattiti, per e poi si raggiungere la sala centrale, detta Sala della Reggia, da dove si vedono al centro grandi colonne calcitiche che si innalzano per 9 metri. Subito dopo la volta raggiunge i 56 metri di altezza, e si vedono grandi colate a canne d'organo, e la colonna stalagmitica chiamata l'Albero di Natale. Il Lago La Marmora termina con una spiaggetta sabbiosa chiamata spiaggia “dei Ciottolini” perché formata un tempo da sassolini.
Dalla Reggia si arriva in salita alla Sala Smith, dal nome di un capitano inglese che agli inizi dell'800 iniziò l'esplorazione della grotta, con al centro il cosiddetto Grande Organo, un'enorme e imponente colonna larga 50 metri per 4 ed alta 49 metri, la più grande della grotta. Lungo la parete opposta il soffitto diviene più basso e si entra nella Sala delle Trine e dei Merletti.
Si arriva infine alla cosiddetta Tribuna della Musica, una balconata da dove ci si può affacciare sulla Reggia e sul Lago La Marmora.