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Pesci di Alghero



La donzella

La Donzella. E' un pesce che predilige fondali rocciosi o a posidonia, stazionanando principalmente presso i porticcioli poco frequentati e lo si trova nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico. E' dotato di un corpo affusolato e muso a punta ma, mentre le femmine hanno il dorso marrone e fianchi pressochè gialli, i maschi sono verdi, blu e marroni con una macchia blu sopra la pinna pettorale: entrambi hanno il ventre bianco. Nascono femmine e invecchiando diventano maschi. Si ciba di ricci di mare, gamberetti, alghe e gasteropodi. Non è soggetto a un tipo di pesca specifica ma abbocca a esche animali di vario genere.


L'orata

L'Orata. Deve il suo nome alla striscia dorata che possiede fra gli occhi  il suo capo è molto convesso e la pinna dorsale conta 11 raggi spinosi e 13 molli. E' ermafrodita e subisce l'inversione sessuale a due anni di età. Tra ottobre e dicembre avviene la riproduzione con molteplici cicli di ovodeposizione.Si nutre di molluschi e crostacei. E' una specie particolarmente comune in Italia dove è in continuo aumento l'allevamento in acquacoltura. E' un pesce prevalentemente costiero e vive dai 5m ai 150m  dalla costa. E' risaputo però che l'esca migliore è caratterizzata dal granchio di sabbia innescato con due ami. Tuttavia la pesca viene effettuata con la canna utilizzando esca, come crostacei, cozze, o qualche varietà di vermi, che si fa arrivare fino al fondo.


La salpa

La Salpa. E' un pesce che vive in gran parte del mondo e la sua diffusione batimetrica va dalla superficie fino a 70m. Vive in acque costiere con fondale roccioso e, qualche volta, sabbioso. Il suo corpo è allungato e convesso sia nel dorso, grigio-azzurro, che nel ventre; nei fianchi, argentati, sono previste 10 strisce dorate e la coda e le pinne sono scure. La sua dentatura robusta gli permette di cibarsi di alghe raschiandole via dagli scogli. E' ermafrodita : nasce maschio e diventa femmina con la crescita. Le sue carni non sono tanto prelibate, vista la sua alimentazione quasi del tutto vegetariana.


Il sarago

Il Sarago. Comprende 13 specie e 11 sottospecie che nella norma sono di dimensioni contenute ma non è raro che raggiungano anche i 50 cm e più di 2kg di peso. La livrea argentea,sul loro corpo tondeggiante, presenta una macchia nera appena prima della coda.Si trovano nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico dove frequentano i fondali rocciosi e la loro diffusione batimetrica giunge fino a 100 m. Si cibano principalmente di ricci. E' un pesce ricercatissimo dai pescatori per la sua carne prelibata e viene catturato con la canna da pesca o tramite caccia subacquea.


La triglia

La Triglia. E' un pesce che predilige le zone costiere e le acque poco profonde. Il suo corpo è affusolato e le sue dimensioni  vanno dai 15 ai 25 cm ; i suoi colori variano dal rosso al giallo oro. Gli occhi sono abbastanza grandi,possiede due pinne dorsali separate e due evidenti barbigli sotto il mento. Viene pescato assiduamente con reti a strascico o con reti da posta per via delle sue carni prelibate.


La murena

La Murena. E' un pesce anguilliforme e può raggiungere anche i 3 m di lunghezza. Il suo corpo è di colore bruno, privo di scaglie, la testa è piccola e possiede dei denti lunghi e appuntiti, simili a dei canini. Si ciba di pesci e di crostacei e predilige fondali bassi e rocciosi. Il morso della murena pare sia pericoloso perchè, oltre a essere abbastanza doloroso, pare sia in grado di trasmettere una tossina. Per la sua cattura viene esercitata la pesca con il palamito o con le reti da posta.


Il grongo

Il Grongo.  Lo si trova a profondità che variano da pochi cm a 300 m, sopratutto su fondali rocciosi: infatti fuoriesce dagli anfratti solo nel momento della caccia a polpi o a vari pesci. Il suo corpo è simile a quello di una anguilla, privo di scaglie. Gli occhi, molto piccoli, son separati da uno spazio ampio e piatto su un muso allungato; la  bocca  è ampia e dotata di due file di denti, con labbra grandi . Il colore può essere beige o nero con il ventre bianco e delle piccole macchie lungo i lati. Raggiunge grandi dimensioni ( 3 m) anche se è più facile trovarlo delle lunghezza di un metro per un diametro di 20 cm. Viene catturato con le reti da posta o con i palamiti. La sua carne è considerata mediamente gradevole.


La cernia

La Cernia. E' molto frequente nel Mar Mediterraneo presso fondali rocciosi e ricchi di fenditure dove si nasconde per catturare prede o per condurre una vita abbastanza schiva. Si ciba di molluschi, crostacei e varii pesci. La sua diffusione batimetrica va dai 20 m ai 50 m e anche più. Il suo corpo, dalle dimensioni di 150 cm e di un peso di Kg 60, è prevalentemente di colore scuro con varie macchie chiare intorno agli occhi; gli esemplari più anziani presentano delle macchie un po' più scure. Da precisare che gli esemplari di notevoli dimensioni sono di sesso maschile. E' un pesce longevo per il fatto che raggiunge anche i 60 anni di età.


Il barracuda

Il Barracuda. Vive preferibilmente nei mari tropicali ma lo si trova anche nel Mediterraneo. Il suo corpo e la sua testa sono allungati e di colore bianco-argentei con macchie scure sui lati. I suoi occhi spiccano perchè grandi e due file di denti aguzzi e sporgenti lo rendono un particolare e veloce predatore. Spesso cacciano in branco per produrre una maggiore quantità di prede. Spesso viene ritenuto pericoloso anche per l'uomo, per via del veleno che rilascia con i suoi morsi dolorosi. Il suo periodo di riproduzione va da settembre ad aprile e le uova depositate vanno da 5.000 a 300.000 : gli avannotti cominciano la loro vita di predatori in tempi rapidi.

 


La bavosa

La Bavosa. E' un pesce abbastanza comune nel Mediterraneo e pratica fondali rocciosi e sabbiosi in una profondità che giunge fino ai 100 m. Si nutre di invertebrati in una caccia che avviene solitamente durante la notte. Il suo corpo, dai colori grigio-verde al nero-blu o dal giallo al rossastro, è schiacciato nei lati, la sua testa è grande e tonda e nella bocca larga ha piccoli denti. Le pinne pettorali sono abbastanza robuste e quelle ventrali fungono addirittura da appoggio. Il suo nome deriva da una macchia nera-blu contornata di bianco situata sulla pinna dorsale che rizza quando pesci inopportuni tentano di molestare le uova depositate.


Pesce lucertola

Pesce Lucertola (Synodus saurus). Anche se è tipico dei mari tropicali lo si trova anche nel Mediterraneo dove frequenta fondali per lo più sabbiosi. Il suo corpo è allungato e rettilineo, dotato di una bocca grande fornita di numerosi denti, di diverse dimensioni, aguzzi. Gli occhi sono piccoli di colore rosso o dorato.I La sua livrea è bruna o giallastra con macchie lineari azzurrate sui lati. E' un predatore, seppur abbastanza diffidente, e conduce una caccia notturna a varii invertebrati. Le sue carni sono reputate pregiate sopratutto per le zuppe e si cattura con lenza a traina.


Tordo nero

Tordo nero (Labrus merula). E' un pesce dal corpo allungato, ma convesso sul lato dorsale e su quello ventrale, e dalla testa appuntita. Raggiunge una dimensione di circa 40 cm e la sua livrea, di colore chiaro da giovane, diventa blu scuro, spesso con dei puntini bianchi, durante l' età adulta. Il suo nutrimento è caraterizzato da invertebrati. E' ermafrodita anche se la maggioranza di tale specie non subisce inversioni di sesso e, durante la riproduzione sono i maschi a vegliare sulle uova.


Musdea o mostella

Musdea. Comunemente è conosciuta con il nome di Mostella e indifferentemente frequenta fondali rocciosi o sabbiosi con una diffusione batimetrica di circa 650 m. Solitamnte la sua livrea è bruna o grigio-scura e raggiunge le dimensioni di 50 cm. Conduce una vita ritirata e e di notte caccia invertebrati e piccoli pesci. Durante il giorno si rifugia tra le rocce.


Donzella pavonina

Donzella pavonina (Thalassoma pavo): Vive nei mari tropicali e nel mediterraneo prediligendo fondali con grande presenza di alghe e anfratti dove potersi nascondere. Il suo corpo, allungato, convesso e un po' appiattito, va dal verde- azzurro al rosso e presenta il colore giallo  sulla pancia. La dimensione che raggiunge è 20 cm e è ermafrodita, E' un pesce abbastanza territoriale ma  non disdegna la convivenza con altre specie. 


Re di triglie

Re di Triglie (Apogon imberbis):Conosciuto anche come pesce cardinale, ama frequentare zone buie dove ricerca grotte e piccoli anfratti in cui nascondersi, sopratutto durante il giorno, mentre la notte esce per procacciarsi il cibo, specialmente crostacei e altri piccoli pesci. La sua diffusione batimetrica va dai 20 ai 250 m. Il suo corpo raggiunge i 18 cm e la sua livrea va dal rosso al rosa, i suoi occhi, grandi e scuri, presentano due bande chiare che li solcano. La sua riproduzione, nel periodo estivo, è caraterizzata dalla tipologia interna: deposita le uova nella bocca del maschio, che le trattiene fino alla schiusa.

 


Cavalluccio marino

Cavalluccio MarinoChiamato anche ippocampo per la morfologia della sua testa  che ricorda quella del cavallo. Ha una posizione eretta data dalla struttura fisica che è sorretta da un asse verticale, il dorso poco pronunciato a differenza del profilo ventrale che è particolarmente evidenziato. La pinna caudale è un prosieguo del corpo e ha la caratteristica di essere prensile, sostituisce ampiamente un arto e funge da sostegno. Ha una corazza ossea che tiene alla larga i predatori dal momento che risulta poco appetitosa e favorisce il mimetismo già consolidato dalla colorazione della sua livrea. La riproduzione avviene in maniera insolita : la femmina depone le uova in una sacca incubatrice del maschio attraverso l'apertura anale. Il maschio poi espelle gli avannoti con contrazioni identiche a quelle del parto femminile.


Stella marina

Stella Marina: Le stelle marine vivono in tutti i mari del mondo e appaiono più varipinte nei mari tropicali. Nella maggioranza dei casi presentano 5 raggi o braccia, che partono da un disco centrale in continuità diretta con esse. Alcuni gruppi asteroidei possono arrivare ad averne 50. Il corpo degli asteroidei è ricoperto da una teca mesodermica in cui si trova il lato orale, che presenta una bocca, rivolto verso il basso e il lato aborale, rivolto verso l'alto, dove si trova l'ano e il madreporite, che è l'apertura dell'apparato acquifero notevolmente sviluppato. Gran parte del tempo lo trascorrono in cerca di cibo, come piccoli crostacei e molluschi: le loro braccia sono talmente forti che riescono ad aprire il guscio delle conchiglie più resistenti.

 

Il corallo

Il Corallo:Il corallo rosso, octocorallo della famiglia Corallidae, è molto diffuso nel Mediterraneo e in molte altre parti del mondo fino all'Oceano Atlantico. Lo si trova in luoghi bui e riparati fino a  una profondità di 200m. Forma delle bellissime colonie ramificate che possono superare i 20 cm di altezza. Per poter vivere a lungo è necessario che la salinità dell'acqua sia costante, che  il movimento dell'acqua sia ridotto e che vi siano pochi sedimenti in sospensione. Ad Alghero è molto frequente nelle grotte di Capo Caccia, Punta Giglio e Porto Conte e la sua crescita, si pensa, avvenga da 1 a 7 cm all'anno, anche se ci sono affermazioni contrastanti date da diversi studiosi.  Il suo scheletro calcareo viene utilizzato per la costruzione di gioielli e varie sculture. Nell'Area Marina Protetta dell'Isola Piana, Capo Caccia, è stata istituita una zona “A” che prevede la protezione  della Grotta del Corallo in cui le pareti presentano ancora grandi quantità di colrallo e in cui è previsto il ripopolamento. Oramai la pesca del corallo avviene solo per un breve periodo all'anno e da parte di subacquei specializzati, circa 30 in tutta la Sardegna